mercoledì 10 novembre 2010

Relazione finale

Introduzione:

Il progetto "St.Peter High School computer room", nata da un'idea di Mattia ed iniziato formalmente nell'agosto 2009, ha visto la sua ultimazione dopo l'intervento sul posto di due volontari, avvenuto tra il 17/08/10 ed il 06/09/10. Una modifica radicale di alcuni aspetti del progetto (in particolare nella scelta del SO utilizzato) si sono resi necessari per far fronte alle aspettative del mercato ugandese.

Dati generali:

Tutti i dettagli, il materiale, le associazioni che hanno collaborato, gli obbiettivi da conseguire e le soluzioni pensate per l'esecuzione del progetto sono reperibili nel documento LINEE GENERALI DI PROGETTO.

Descrizione dell'intervento:

L'arrivo a Kampala ci presenta immediatamente due notizie dal risvolto diametralmente opposto. Presso la "Emmaus Foundation", dove siamo ospiti, abbiamo la possibilità di incontrare, conoscere ed avvalerci della consulenza di Fabio Salvatore, tecnico informatico, realizzatore di due aule informatiche a scopo didattico in capitale e varie installazioni presso centri missionari in Uganda e Sudan.
Purtroppo veniamo informati che l'utilizzo di un sistema operativo Linux, per quanto vantaggioso risulti sotto l'aspetto della sicurezza, della stabilità e dell'insegnamento di una diversa etica nell'utilizzo di software informatico (quello opensource), si deve scontrare con le leggi di mercato che prevedono il quasi totale utilizzo del SO Windows in tutti i campi, favorito soprattutto da uno scarso controllo sul sistema di licenze. Nonostante l'indirizzo informatico dell'università utilizzasse per i suoi corsi sistemi operativi Linux, il resto degli studenti, in particolare coloro che (spesso costretti dalle circostanze) non potevano continuare gli studi universitari e dovevano affacciarsi al mondo del lavoro, venivano sfavoriti dalla conoscenza di un SO non utilizzato dalle aziende locali.
Dei tre obiettivi principali che tale progetto si era preposto, quello di diffondere il concetto di opensource è di conseguenza venuto meno (almeno per i terminali).
La soluzione apportata al server invece non prevedeva problemi di alcun tipo e non è stata modificata, mantenendo quindi un server Linux.

I pc erano muniti di licenza (mai rimossa dalla VIMAR) ma era necessario reperire il CD di installazione ed alcuni programmi fondamentali (come Acrobat Reader per esempio) in lingua inglese.
I due giorni successivi sono quindi serviti proprio per recuperare tale software, oltre a dover comperare del materiale in loco (crimpatrice per creare i cavi di connessione, prese elettriche per modificare quelle europee, multiple fusibili, ecc). E' stato riscontrato con soddisfazione che nella capitale Kampala è ormai possibile reperire quasi tutto il materiale hardware necessario per eventuali riparazioni/sostituzioni.
E' stato possibile inoltre valutare la copertura dei servizi internet della nazione scegliere un operatore di rete (in Uganda, non essendo muniti di un'infrastruttura delle telecomunicazioni, tutto ormai viaggia via etere con servizi EDGE/3G, a seconda dell'area) adatto alle esigenze del progetto.
E' stata scelta la compagnia telefonica Orange in quanto, nonostante il suo recente inserimento nel mercato ugandese, si era rivelata quella dotata di una connessione qualitativamente migliore, nonostante la sua copertura non fosse diffusa come la concorrente MTN. In un secondo momento abbiamo comunque potuto testare il modem/router riscontrando una copertura EDGE nella periferia della città e 3G nel centro. Come comunicato dagli operatori in capitale, risulta quindi piuttosto realistico il passaggio dalla copertura EDGE alla 3G anche nella zona dove è situata la St.Peter High School entro la fine dell'anno 2011 (più probabilmente entro la prima metà).

Visto il resoconto sulla modalità di trasporto da Kampala ad Hoima (è stato caricato parte del materiale sopra al mezzo) la prima cosa effettuata è stata il controllo di tutto il materiale. Nulla mancava alla lista di spedizione e avremmo scoperto solamente qualche giorno dopo che l'hard disk di ricambio da utilizzare per le clonazioni risultava essere irrimediabilmente danneggiato.

La stanza predisposta era appena stata ridipinta, munita di 4 grandi tavoli per i terminali, uno più piccolo per il server ed il pc dell'insegnante e sufficienti prese elettriche lungo tutto il perimetro. Durante i primi giorni il lavoro è stato suddiviso in due settori: Alberto si è occupato dell'installazione e della configurazione di un terminale, che sarebbe poi stato clonato sui rimanenti computer, mentre Mattia ha predisposto l'aula informatica ed effettuato la messa in posa dei cavi di rete. Per evitare possibili interferenze (dovute agli sbalzi di corrente) con la rete è stato scelto di suddividere la "ramificazione" delle due linee (corrente e dati) lungo i due lati opposti dei tavoli, e dell'aula (vedi foto). In parallelo durante i primi due giorni è stato possibile eseguire una prima carica completa di tutti gli UPS.

Il week end, approfittando di un passaggio di un terzo compagno di viaggio, Andrea, diretto al nord, siamo andati a Gulu per poter acquistare una scheda dati della Orange (il negozio ad Hoima, da poco aperto, non ne era ancora munito).

Al nostro ritorno erano stati nel frattempo verniciati i tavoli utilizzati per i terminali (!) e munite di tende tutte le finestre dell'aula.
Una volta configurato il modem per la connessione è stato possibile reperire direttamente da internet il software mancante (acrobat reader, vlc, openoffice ecc) ed ultimare la configurazione del terminale da clonare, ed ultimare la crimpatura dei cavi di rete e la loro connessione allo switch.

Purtroppo i lavori hanno subito un sostanziale rallentamento (con quasi due giorni di ritardo sulla scaletta prefissata) a causa della mancanza di corrente durante il giorno, risolti in parte da Andrea che era riuscito a recuperare (oltre ad alcuni cavi mancanti) anche un generatore che rendeva possibile lavorare con 2 pc (ed 1 schermo alla volta).
Quasi tutta la clonazione è stata eseguita tramite l'utilizzo del generatore di corrente, non senza intoppi, ma comunque con successo.

La fase successiva ha riguardato il collaudo della rete (sia dati che elettrica) e l'aggiornamento dell'antivirus. Infine è stato possibile organizzare un corso per i docenti (alcuni dei quali utilizzavano il computer per la prima volta) istruendoli in particolare nella gestione delle fasi di accensione ma soprattutto salvataggio e spegnimento in caso di cessazione di alimentazione di corrente, eseguendo anche alcune simulazioni.
D'accordo con il corpo docenti inoltre, è stato deciso di non impostare alcun tipo di restrizione alla navigazione internet, lasciando agli insegnanti stessi il controllo durante la lezione ma soprattutto l'insegnamento all'utilizzo con responsabilità dell'aula informatica.

Due computer sono stati dedicati rispettivamente alla segreteria ed all'ufficio del direttore (quest'ultimo connesso alla rete)

Durante un confronto con il direttore della scuola sulla possibilità di rendere disponibile l'aula informatica anche alle scuole limitrofe per permettere un parziale auto-sostentamento (soprattutto per il canone internet) ci sono state rivolte due considerazioni:

  1. Il numero elevato di studenti (per classe) richiede la divisione degli studenti almeno in due gruppi, con lezioni che vengono normalmente tenute anche nella prima parte del pomeriggio, quindi l'aula sarà utilizzata per un arco di tempo doppio rispetto al previsto.
  2. La maggior parte degli studenti vive a scuola, quindi verrà reso loro possibile l'utilizzo dell'aula informatica, sempre a scopo didattico, anche durante le ore non interessate da lezioni.

A fronte delle quali siamo giunti ai seguenti accordi:

  1. In vista dell'inserimento di una materia specifica riguardante l'informatica, durante il prossimo ciclo di studi è prevista l'assunzione di un insegnante dedicato con il quale si stabilirà un piano per la gestione dell'aula informatica e, in caso risulti comunque possibile, verranno valutati possibili accordi con le scuole limitrofe.
  2. Verrà valutata inoltre la possibilità di istituire dei corsi di informatica a pagamento, aperti al pubblico, durante i mesi di chiusura della scuola in periodo vacanziero.

E' stata infine organizzata un'assemblea con tutti gli studenti della scuola durante la quale abbiamo presentato il progetto, le associazioni e le persone che si sono impegnate per la realizzazione dello stesso. I ringraziamenti ricevuti sia dal corpo insegnanti (in particolare nella figura del preside, Amator Nyendwoha) che dagli studenti sono stati consegnati ai relativi destinatari.
E' inoltre possibile consultare un "diario" dell'esperienza in loco ed il video di ringraziamento su: www.otim85.blogspot.com e visualizzare alcune foto delle varie fasi a questo link.

Dati tecnici:

Forniti su richiesta.

Conclusioni:

Nonostante la modifica di alcuni obbiettivi del progetto, necessaria per rispondere alla richiesta del mercato ugandese, le conseguenti problematiche derivate, la modifica della tempistica schedulata e la re-installazione e configurazione del sistema operativo utilizzato su ciascun terminale, possiamo dire di essere riusciti a conseguire comunque con soddisfazione non solo i 2/3 degli obbiettivi principali, ma, con gli accordi stipulati con il preside della scuola, anche tutti gli obbiettivi secondari. In particolare, riuscire a fornire una connessione internet, che per tutti equivale ad una connessione al mondo intero, ci rende soddisfatti.
Abbiamo lasciato degli studenti ma soprattutto un corpo docenti entusiasti della possibilità data loro. In particolare, la maggior parte dei docenti era già stata in grado di crearsi un indirizzo di posta elettronica ed aveva iniziato un corso di dattilografia (fornito su ciascun terminale) nei momenti liberi.
Nonostante la prima settimana di lavori la provvigione di corrente sia stata piuttosto costante, l'unica nota dolente che sicuramente inficerà sull'utilizzo in modo sempre più efficace dell'aula informatica sarà, per lo meno nel prossimo futuro, proprio l'alimentazione elettrica. Considerando però la rapidissima evoluzione dell'Uganda riscontrata in questi ultimi anni, il sistema scolastico (e non solo) si troverà ben presto a dover effettuare un passo decisamente molto più lungo della gamba. E' quindi sicuramente positivo aver dotato la scuola degli strumenti necessari a prepararsi, ma soprattutto a preparare la prossima generazione di lavoratori, alla rapida accelerata tecnologica che il paese dovrà fronteggiare.