Un profondo dolore. Dolore, che ti si incastra  nella pancia
  Dolore per tutte le vittime di questa assurda  violenza. Dolore per tutti i bimbi, i papà, le mamme che hanno dovuto lasciare  la loro casa, le loro amicizie, i loro lavori... dolore nel vedere come la paura  ha vinto..
  Un sogno, un incubo notturno.. e poi ti svegli  al mattino, ed è amaro, doloroso capire che è tutto vero..
  La goccia che ha fatto trabboccare il vaso sono  state le elezioni. Elezioni contese, dubbie... insomma manipolate,  truccate..  Sono scoppiate violenze a Nairobi, a Kisumu, ad Eldoret a  Molo...
  La mia zona, sembrava esente.. su 360.000 persone..  355000 kikuyu, 5000 sono di altre tribù.
  Poi le violenze sono arrivate e Nakuru.. che  dista  50km da noi.. a Gilgil altri 50 km, a Naivasha... con morti,  sfollati.. proprietà bruciate...
  Infine domenica, i primi spari a Nyahururu, e  subito la stazione di polizia si riempita di Luo, kalenji, Luya.. Sono bastati  pochi spari.. è la paura ha vinto ogni cuore.. 
  Sono bastati alcuni spari e tutti si vergognavano e  temevano che il loro vicino fosse un non kikuyu...
  Fin dalle prime ore, i ragazzi del San Martin hanno  aiutato il campo di rifugiati, come si faceva da tempo con tutti gli altri  campi di kikuyu, arrivati da tutto il Kenya, qui nella zona  centrale...
  Già nella giornata di lunedì, si è deciso che al  campo andassero solo i bianchi, troppo rischioso che i kikuyu aiutassero i  "nemici". Troppe minacce... Poi le minacce sono arrivate ai bianchi, tanto che  non era più sicuro nascondere nella nostra canonica nessuno.. li avremmo messi  troppo a rischio..
  Martedì e mercoledì siamo stati al campo degli  sfollati.. a portare cibo, ma anche a distrarre i bimbi, a giocare a fare bans..  
  Giovedì la scelta di stoppare gli aiuti,  ufficialmente, ma non ufficiosamente.. Troppe minacce, troppo rumore, troppa  tensione
  Giovedì i primi camion,pieni di gente e di roba  tirata su, in fretta e furia..Chi non è Kikuyu, ha una sola possibilità:  andarsene..
  Persone vissute assieme per anni, decenni...in  questa terra, benedetta da Dio, devono andarsene..
  La paura ha vinto.. alcuni spari son bastati...  
  Vedete essere minacciati, fa figo.. può mandare una  mail a casa...(sperando sempre che Franco e la Tarsilla non lo vengano a  sapere..)
   Quello che veramente ti uccide dentro, è  sentire l'impotenza..e a volte la tiepidezza, la mancanza di scelte più  coraggiose, forti. Il consenso è un problema pure in Africa.. forse Gesù,  sarebbe ancora vivo..se cercava consenso.
  Ma c'è Maurice, che non ha smesso di dormire a casa  sua, nemmeno una sera, lui lotta, non vuole farsi vincere dalla  paura..
  C'è Karibu, una ragazza così esile, ieri come al  solito portavo altri in nascondigli sicuri, e lei ha voluto tornare a casa... "I  want to be brave, i don't want to fear anymore!"
  Ma non c'è più Teven, una bomba di 12 anni... non  la vedrò più..
  Sto male, perchè ai politici, di Teven, non  interessa nulla. Voglio stare male, perchè a tutti sembra normale. A me no! Sono  indignato, arrabbiato!
  Che le altre tribù se ne siano andate è una  sconfitta morale, sociale, ecclesiale.. e significherà ulteriori violenze nel  futuro..
  Ma sì è un problema africale, tribalismo! Dicono  tutti..Osservatore Romano compreso.
  Una minchia il tribalismo! Cosa credete! Dietro a  quei giovani poveri arrabbiati e senza lavoro, ci sono potenti che pagano per  ogni casa bruciata e per ogni persona uccisa!
  Non è forse vero che se da noi un Rumeno violenta  una donna italiana, la prima cosa che vogliamo fare è mandarli tutti via! Siamo  solo un po' più ricchi, ma non meno tribali!
   Ecco qui è tutto più amplificato, ma la  musica è la stessa... Nella paura, le differenze fanno ancora più  paura...
  Per questo nonostante alcuni spari, la paura potrà  buttarci giù, indignarci, farci soffrire... ma noi non si smette di  sognare..
  Noi non si smette di credere che ogni differenza,  ogni colore diverso... non può essere altro che ricchezza!
  La paura non potrà mai vincere chi sogna di  fidarsi... e si fida dei sogni!
1 commento:
il senso di ingiustizia che genera il contesto attorno a noi a volte ha una pesantezza tale da lasciarci senza fiato, ovunque noi siamo. ma il grido sale forte quando siamo in tanti e non ci sentiamo più soli... non siamo soli! resistere sempre e continuare a sognare... insieme!
roby
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