Come avrete potuto notare di tanto in tanto apporto qualche modifica al blog.
Ho aggiunto la sezione "Notizie mirate" con 4 parole chiave: "Ubuntu", "Africa", "Google", "Atletica". Mi spiace solo per i titoli che sono in un orribile blu scuro che si legge malissimo sullo sfondo nero, ma non sono ancora riuscito a modificarlo... Se qualcuno sa come fare...
Inoltre ho aggiornato la sezione "Sponsored bloggers": Ora permette di visualizzare anche l'ultimo post pubblicato nel blog associato. Ecco perchè attualmente sul blog de "Il grillo pensante" si ha il collegamento a "Rossano sicura", ultimo post da loro pubblicato, che parla delle formazioni politiche che avrebbero partecipato alle ultime elezioni... Rimane comunque in fase di sperimentazione!
Presto ci sarà anche un collegamento che permetterà di visualizzare vari album fotografici ed un calendario per ricordare gli eventi (ad esempio una data di matrimonio!).
Chiunque abbia qualche suggerimento può essere sicuro che avrà per lo meno la possibilità di essere ascoltato! :-)
venerdì 27 giugno 2008
domenica 22 giugno 2008
Grazie
Dopo una testimonianza così, non si può che ringraziare...GRAZIE Alessandro!
grazie per tutto quello che hai voluto condividere con noi, dai dettagli più tecnici al significato del Cammino...grazie per tutto quello che ti porti dentro, in qulache modo l'hai lasciato trasparire...grazie perchè mi hai ricordato che nessuno è un astronauta, un extraterrestre...ognuno è una persona, ognuno con la sua storia, ognuno con la sua unicità, ognuno con le sue scelte.
E grazie perchè mi hai fatto sentire che al di là ogni viaggio, al di là di ogni esperienza, ma anche al di là di ogni semplice momento ciò che rimane indelebile è qualcos'altro...
è qualcosa di più profondo che a volte si fa fatica a cogliere e ad esprimere...
è l'emozione che provi!
martedì 17 giugno 2008
domenica 15 giugno 2008
Per Anna
Ciao Anna. Ho visto entrambi i tuoi commenti ma non sapevo come contattarti!
Questo blog è nato per poter condividere l'ultima esperienza che abbiamo fatto in Uganda. Io sono un Acholi e con il mio nome ho battezzato questo blog: "Nato in una terra straniera".
Ed è proprio grazie al contributo di tanti "stranieri" che esso continua a fiorire, post dopo post.
Metto "stranieri" tra virgolette perchè per me non sono solo persone geograficamente e culturalmente diverse, ma anche l' amico/a che ci vive accanto e che rimane comunque diverso in quanto unico al mondo!
Mi spiace, non posso aiutarti nella tua ricerca, e non voglio nemmeno che questo sia un blog "di categoria". Sarò comunque grato di saperti nostra amica!
Un abbraccio anche a te...
Otim
PS: Se posso esserti utile in quealche modo lasciami la tua mail in un qualsiasi post, anche remoto. Provvederò a cancellare il tuo commento il prima possibile.
Questo blog è nato per poter condividere l'ultima esperienza che abbiamo fatto in Uganda. Io sono un Acholi e con il mio nome ho battezzato questo blog: "Nato in una terra straniera".
Ed è proprio grazie al contributo di tanti "stranieri" che esso continua a fiorire, post dopo post.
Metto "stranieri" tra virgolette perchè per me non sono solo persone geograficamente e culturalmente diverse, ma anche l' amico/a che ci vive accanto e che rimane comunque diverso in quanto unico al mondo!
Mi spiace, non posso aiutarti nella tua ricerca, e non voglio nemmeno che questo sia un blog "di categoria". Sarò comunque grato di saperti nostra amica!
Un abbraccio anche a te...
Otim
PS: Se posso esserti utile in quealche modo lasciami la tua mail in un qualsiasi post, anche remoto. Provvederò a cancellare il tuo commento il prima possibile.
venerdì 13 giugno 2008
(…) L’ho vista arrivare da lontano. Mi sono alzato. Anche se era un gioco, ero comunque emozionato. Indossava un vestito estivo color panna. In mano aveva un libro e un sacchetto. Quando è arrivata davanti a me, ci siamo sorrisi. Era il nostro film e a noi piaceva fare gli attori, recitavamo la parte con emozione e divertimento.
Di solito per sposarsi bisogna credere che sarà per sempre. Anche se il per sempre non esiste. Ci devi credere.
Il rito è stato breve. Siamo rimasti in silenzio guardandoci negli occhi per qualche minuto. “Non vedo l’ora di sposarti” le ho detto.
“Anch’io” ha risposto lei.
Ho tirato fuori i due anelli e ce li siamo infilati reciprocamente.
A quel punto le ho letto le parole, tratte dalla canzone Time Has Told Me, che il mio testimone Nick Drake aveva scritto e che io avevo scelto per lei:
E il tempo ti dirà
di starmi vicino
di continuare a cercare
finché non ci sarà più niente da nascondere…
E allora lascia le strade che ti fanno diventare
quel che non vuoi veramente essere
lascia le strade che ti fanno amare
chi non vuoi veramente amare.
Il tempo mi ha detto
che è difficile trovare una come te
una cura tormentata
per una mente piena di problemi.
E il tempo mi ha detto
di non chiedere di più
perché un giorno il nostro oceano
troverà la sua riva.
Lei si è commossa, l’ho capito. Poi mi ha letto un pezzo del sonetto 116: aveva scelto come testimone Shakespeare. La traduzione l’aveva fatta lei:
Non ammetterò impedimenti al matrimonio di due menti sincere.
L’amore non è amore se si altera di fronte a degli ostacoli.
Oh no, è un punto fissato per sempre che osserva le tempeste e non ne è mai scosso.
È una stella cui si riferisce ogni barca alla deriva.
Mentre leggeva mi ero completamente dimenticato che il nostro matrimonio era solo un gioco. Quelle parole le ho sentite vere.
Ci siamo baciati.
“Dobbiamo scambiarci la promessa. Io l’ho scritta mentre facevo colazione questa mattina” mi ha detto. Ha tirato fuori un tovagliolo di carta e ha letto: “Accetto te, Giacomo, come mio sposo, offrendoti di vivere profondamente questi giorni che ci restano. Di assaggiare con te i frutti delle mie decisioni, dei miei pensieri e dei miei sentimenti. Ho scelto come doni ciò che sono stata, ciò che sono e ciò che sarò. Tu sei quello che volevo succedesse alla mia vita.”
“Io non ho preparato niente, a parte Nick Drake.”
“Inventa.”
Dopo qualche secondo ho detto: “In tutta lealtà prendo te, Michela, come mia sposa per i prossimi quattro giorni. Prometto di non farti promesse, ma di vivere e condividere con te la capacità di amare e amarti, sempre in maniera spontanea. Tu sei la donna con cui mi sono sentito più bello e ciò che ho visto di me stando con te sarà eterno”.
Mi ha dato un bacio. “Ciao, marito mio” mi ha sussurrato.
(F. Volo, Il giorno in più)
Di solito per sposarsi bisogna credere che sarà per sempre. Anche se il per sempre non esiste. Ci devi credere.
Il rito è stato breve. Siamo rimasti in silenzio guardandoci negli occhi per qualche minuto. “Non vedo l’ora di sposarti” le ho detto.
“Anch’io” ha risposto lei.
Ho tirato fuori i due anelli e ce li siamo infilati reciprocamente.
A quel punto le ho letto le parole, tratte dalla canzone Time Has Told Me, che il mio testimone Nick Drake aveva scritto e che io avevo scelto per lei:
E il tempo ti dirà
di starmi vicino
di continuare a cercare
finché non ci sarà più niente da nascondere…
E allora lascia le strade che ti fanno diventare
quel che non vuoi veramente essere
lascia le strade che ti fanno amare
chi non vuoi veramente amare.
Il tempo mi ha detto
che è difficile trovare una come te
una cura tormentata
per una mente piena di problemi.
E il tempo mi ha detto
di non chiedere di più
perché un giorno il nostro oceano
troverà la sua riva.
Lei si è commossa, l’ho capito. Poi mi ha letto un pezzo del sonetto 116: aveva scelto come testimone Shakespeare. La traduzione l’aveva fatta lei:
Non ammetterò impedimenti al matrimonio di due menti sincere.
L’amore non è amore se si altera di fronte a degli ostacoli.
Oh no, è un punto fissato per sempre che osserva le tempeste e non ne è mai scosso.
È una stella cui si riferisce ogni barca alla deriva.
Mentre leggeva mi ero completamente dimenticato che il nostro matrimonio era solo un gioco. Quelle parole le ho sentite vere.
Ci siamo baciati.
“Dobbiamo scambiarci la promessa. Io l’ho scritta mentre facevo colazione questa mattina” mi ha detto. Ha tirato fuori un tovagliolo di carta e ha letto: “Accetto te, Giacomo, come mio sposo, offrendoti di vivere profondamente questi giorni che ci restano. Di assaggiare con te i frutti delle mie decisioni, dei miei pensieri e dei miei sentimenti. Ho scelto come doni ciò che sono stata, ciò che sono e ciò che sarò. Tu sei quello che volevo succedesse alla mia vita.”
“Io non ho preparato niente, a parte Nick Drake.”
“Inventa.”
Dopo qualche secondo ho detto: “In tutta lealtà prendo te, Michela, come mia sposa per i prossimi quattro giorni. Prometto di non farti promesse, ma di vivere e condividere con te la capacità di amare e amarti, sempre in maniera spontanea. Tu sei la donna con cui mi sono sentito più bello e ciò che ho visto di me stando con te sarà eterno”.
Mi ha dato un bacio. “Ciao, marito mio” mi ha sussurrato.
(F. Volo, Il giorno in più)
MENO 365
Lo so, dal titolo qualcuno mi considererà patetica, ma per questa volta l’accetto. Anche se non è proprio nel mio stile, visto che non ricordo nemmeno il giorno del nostro primo bacio, e soprattutto visto che non abbiamo mai calcolato la data precisa dell’inizio della nostra storia!!!
Comunque sì, oggi manca esattamente un anno al mio matrimonio. Ho talmente tanti pensieri che mi passano per la testa che non so precisamente da dove cominciare. Forse provando a esplicitare con le parole cosa significa per me! Sembra facile!!!
Il matrimonio per me è l’inizio della mia storia d’amore, della mia famiglia, la MIA famiglia. Lo vedo come un inizio perché fino ad ora abbiamo fatto un sacco di prove a stare assieme, abbiamo condiviso milioni di momenti, ma niente sarà paragonabile a vivere la nostra quotidianità…alzarsi la mattina assieme, fare colazione, aspettarsi per cenare, decidere di non fare un bel niente seduti sul divano…è una parte del matrimonio che aspetto con ansia, che a volte mi da la forza di non prendere e scappare dalla mia realtà quotidiana a volte così solitaria. Voglio poter essere libera di non fare niente assieme…quante cose abbiamo fatto in questi 7 anni, esperienze le più disparate legate dalla voglia di crescere, di scoprirsi, di scoprire gli altri, il mondo! Ora e tempo di concretizzare tutto questo nella nostra storia quotidiana. Sembrerà banale l’ogni giorno ma è solo quello che ci rende capaci di costruire una storia nuova, diversa.
Ma il matrimonio per me non riguarda solo una storia d’amore, riguarda anche la mia storia. Sento che ho davvero un disperato bisogno di spiccare il volo, di rendermi finalmente indipendente, libera non tanto dai vincoli che possono esserci in ogni famiglia, ma libera di esprimere quello che veramente sono, senza paura di deludere nessuno, senza sensi di colpa o vergogna. Non so se riuscirò mai a spiegare che razza di liberazione sarà, credo quasi una rinascita. Questo è forse uno dei motivi principali per cui piango sempre al pensiero del mio matrimonio, perché ho proprio voglia di aprire una pagina completamente nuova della mia vita. E lo faccio con una persona che mi aiuta perché mi ha sempre amato a prescindere dagli umori e dalle situazioni. Mi ha sempre amato perché ero soltanto io, in tutte le sfaccettature.
Mancano 365 giorni, un’eternità!
Comunque sì, oggi manca esattamente un anno al mio matrimonio. Ho talmente tanti pensieri che mi passano per la testa che non so precisamente da dove cominciare. Forse provando a esplicitare con le parole cosa significa per me! Sembra facile!!!
Il matrimonio per me è l’inizio della mia storia d’amore, della mia famiglia, la MIA famiglia. Lo vedo come un inizio perché fino ad ora abbiamo fatto un sacco di prove a stare assieme, abbiamo condiviso milioni di momenti, ma niente sarà paragonabile a vivere la nostra quotidianità…alzarsi la mattina assieme, fare colazione, aspettarsi per cenare, decidere di non fare un bel niente seduti sul divano…è una parte del matrimonio che aspetto con ansia, che a volte mi da la forza di non prendere e scappare dalla mia realtà quotidiana a volte così solitaria. Voglio poter essere libera di non fare niente assieme…quante cose abbiamo fatto in questi 7 anni, esperienze le più disparate legate dalla voglia di crescere, di scoprirsi, di scoprire gli altri, il mondo! Ora e tempo di concretizzare tutto questo nella nostra storia quotidiana. Sembrerà banale l’ogni giorno ma è solo quello che ci rende capaci di costruire una storia nuova, diversa.
Ma il matrimonio per me non riguarda solo una storia d’amore, riguarda anche la mia storia. Sento che ho davvero un disperato bisogno di spiccare il volo, di rendermi finalmente indipendente, libera non tanto dai vincoli che possono esserci in ogni famiglia, ma libera di esprimere quello che veramente sono, senza paura di deludere nessuno, senza sensi di colpa o vergogna. Non so se riuscirò mai a spiegare che razza di liberazione sarà, credo quasi una rinascita. Questo è forse uno dei motivi principali per cui piango sempre al pensiero del mio matrimonio, perché ho proprio voglia di aprire una pagina completamente nuova della mia vita. E lo faccio con una persona che mi aiuta perché mi ha sempre amato a prescindere dagli umori e dalle situazioni. Mi ha sempre amato perché ero soltanto io, in tutte le sfaccettature.
Mancano 365 giorni, un’eternità!
giovedì 12 giugno 2008
Outlet
sabato 7 giugno 2008
venerdì 6 giugno 2008
Pronti, partenza...via!
Un viaggio finisce...e subito ne comincia un altro!
Io, Juan, Chiara, Gandhi e Sabrina ( che per chi non la conosce sarà la mia compagna di viaggio) vogliamo invitarvi tutti presso la sala consiliare del comune Martedì 10 giugno alle 20.30.
Chiara e Juan ci racconteranno l'esperienza del Chiapas e le attività svolte con i bambini e gli insegnanti dell'Istituto Comprensivo Rodari qui a Rossano.
E...dulcis in fundo...
a me e Sabrina verrà dato il "mandato" per continuare l'esperienza in terra messicana.
Anche se solo simbolicamente, sarà l'inizio della mia esperienza, del mio viaggio!
Hasta el martes!besos!
Io, Juan, Chiara, Gandhi e Sabrina ( che per chi non la conosce sarà la mia compagna di viaggio) vogliamo invitarvi tutti presso la sala consiliare del comune Martedì 10 giugno alle 20.30.
Chiara e Juan ci racconteranno l'esperienza del Chiapas e le attività svolte con i bambini e gli insegnanti dell'Istituto Comprensivo Rodari qui a Rossano.
E...dulcis in fundo...
a me e Sabrina verrà dato il "mandato" per continuare l'esperienza in terra messicana.
Anche se solo simbolicamente, sarà l'inizio della mia esperienza, del mio viaggio!
Hasta el martes!besos!
...a proposito di viaggiare...
giovedì 5 giugno 2008
....perchè questo non fa notizia?
....perchè questo non fa notizia? e non fa scattare piani di sicurezza?
Marocchina stuprata a MilanoArrestato un trentenne italiano
Dalle indagini sono emersi altri due abusi su adolescenti delle scuole mediePer attirare in casa le sue vittime Gaetano Calicchio usava anche l'hascisc
MILANO - Aveva il vizio di adescare le ragazze delle scuole medie milanesi, trascinarle con una scusa a casa sua e stuprarle. Gaetano Calicchio, un italiano di 30 anni, è stato arrestato all'alba nella sua abitazione dagli agenti della Squadra mobile di Milano. Dovrà rispondere di violenza sessuale aggravata su una ragazza marocchina di 14 anni che è rimasta incinta. Tutto ha inizio nel febbraio scorso quando l'uomo, davanti a un istituto in zona Gratosoglio, ha avvicinato la minorenne presentatagli da una comune amica. Poi il tragitto in tram insieme fino all'appartamento di lui, dove alla ragazza era stato fatto credere che avrebbe trovato la madre e il fratello. Infine lo stupro. Per la paura e la vergogna la vittima non ha denunciato la violenza fino a quando non ha scoperto di essere rimasta incinta del suo aggressore. A capire che qualcosa era cambiato è stata la madre, una donna di 42 anni che lavora come colf, che ha deciso di portare la figlia in un consultorio. I medici hanno così scoperto la gravidanza, mentre una relazione degli psicologi ha subito fatto luce sul trauma. La giovane non ha voluto portare a termine la gravidanza. Immediate le indagini, che hanno portato alla scoperta di altri due abusi di cui l'uomo si sarebbe reso colpevole, sempre su adolescenti. Due ragazzine italiane, di quattordici e quindici anni, cadute nella stessa trappola. Sembrerebbe che per attirare le sue vittime l'uomo usasse come "esca" anche dell'hascisc.
Ora l'uomo è agli arresti e dovrà rispondere di violenza aggravata su minori.
Marocchina stuprata a MilanoArrestato un trentenne italiano
Dalle indagini sono emersi altri due abusi su adolescenti delle scuole mediePer attirare in casa le sue vittime Gaetano Calicchio usava anche l'hascisc
MILANO - Aveva il vizio di adescare le ragazze delle scuole medie milanesi, trascinarle con una scusa a casa sua e stuprarle. Gaetano Calicchio, un italiano di 30 anni, è stato arrestato all'alba nella sua abitazione dagli agenti della Squadra mobile di Milano. Dovrà rispondere di violenza sessuale aggravata su una ragazza marocchina di 14 anni che è rimasta incinta. Tutto ha inizio nel febbraio scorso quando l'uomo, davanti a un istituto in zona Gratosoglio, ha avvicinato la minorenne presentatagli da una comune amica. Poi il tragitto in tram insieme fino all'appartamento di lui, dove alla ragazza era stato fatto credere che avrebbe trovato la madre e il fratello. Infine lo stupro. Per la paura e la vergogna la vittima non ha denunciato la violenza fino a quando non ha scoperto di essere rimasta incinta del suo aggressore. A capire che qualcosa era cambiato è stata la madre, una donna di 42 anni che lavora come colf, che ha deciso di portare la figlia in un consultorio. I medici hanno così scoperto la gravidanza, mentre una relazione degli psicologi ha subito fatto luce sul trauma. La giovane non ha voluto portare a termine la gravidanza. Immediate le indagini, che hanno portato alla scoperta di altri due abusi di cui l'uomo si sarebbe reso colpevole, sempre su adolescenti. Due ragazzine italiane, di quattordici e quindici anni, cadute nella stessa trappola. Sembrerebbe che per attirare le sue vittime l'uomo usasse come "esca" anche dell'hascisc.
Ora l'uomo è agli arresti e dovrà rispondere di violenza aggravata su minori.
mercoledì 4 giugno 2008
"Il tempo degli AMICI"
Stavolta niente matrimonio, anche se indirettamente qualcosa salterà fuori!
Volevo parlare di un gruppetto di amici, chi si conosce un pò di più, chi un pò di meno...ma in fondo amici...in viaggio verso casa...come vola il tempo quando si sta bene assieme!!!
Devo dire che una parte importante della mia vita è sempre stato il viaggio, non tanto perchè ne abbia fatti moltissimi, i più sono stati di sicuro i miei viaggi mentali. L'idea di macinare chilometri ha sempre un fascino tutto suo, sembra sempre un'occasione in più per respirare me stessa al di fuori dei miei schemi quotidiani!
La meta sta volta è stata Assisi, ma non è certo stata la cose più bella (accetto scommesse sulla mia preferita.......). Ho passato del tempo con dei veri amici, di quelli che non si classificano in base a quanto tempo li conosci o a quanto confidi loro di te stesso. Che meraviglia!!!! Volevo solo ringraziare tutti, ma in particolare il gruppo-sharan che mi ha fatto vivere davvero un bel viaggio. Ringrazio la Francesca per non aver sboccato, per le canzoni di sanremo e per il braccialetto dell'amicizia (...), ringrazio la Giulia perchè ha impostato il navigatore, ha apprezzato "il tempo dei colori", e ci ha permesso di stare in famiglia, in famiglia Zonta-Milani!!!!!!! Per ultimi ringrazio i due uomini, soprattutto Zonta senior, perchè ho sempre un grande senso di rispetto per il padrone di casa! Ringrazio Emmanuel, innanzitutto perchè è un gran bel vedere, ma oltre a questo è pure simpatico, buono ed educato (gli altri aggettivi li lascio a Riccardo!!!), ed è stato davvero piacevole stare assieme a lui, ragazzo che conosci da un giorno ma senti di starci bene assieme come se lo conoscessi da una vita. E infine ringrazio Mattia, perchè ci ha scarrozzate su e giù per Assisi, perchè ha avuto il coraggio di confessarci un pò di sè, perchè non sarà mai bello come suo fratello ma ce lo teniamo stretto lo stesso!!!!
Io sono pronta per partire di nuovo!
Lucia.
Volevo parlare di un gruppetto di amici, chi si conosce un pò di più, chi un pò di meno...ma in fondo amici...in viaggio verso casa...come vola il tempo quando si sta bene assieme!!!
Devo dire che una parte importante della mia vita è sempre stato il viaggio, non tanto perchè ne abbia fatti moltissimi, i più sono stati di sicuro i miei viaggi mentali. L'idea di macinare chilometri ha sempre un fascino tutto suo, sembra sempre un'occasione in più per respirare me stessa al di fuori dei miei schemi quotidiani!
La meta sta volta è stata Assisi, ma non è certo stata la cose più bella (accetto scommesse sulla mia preferita.......). Ho passato del tempo con dei veri amici, di quelli che non si classificano in base a quanto tempo li conosci o a quanto confidi loro di te stesso. Che meraviglia!!!! Volevo solo ringraziare tutti, ma in particolare il gruppo-sharan che mi ha fatto vivere davvero un bel viaggio. Ringrazio la Francesca per non aver sboccato, per le canzoni di sanremo e per il braccialetto dell'amicizia (...), ringrazio la Giulia perchè ha impostato il navigatore, ha apprezzato "il tempo dei colori", e ci ha permesso di stare in famiglia, in famiglia Zonta-Milani!!!!!!! Per ultimi ringrazio i due uomini, soprattutto Zonta senior, perchè ho sempre un grande senso di rispetto per il padrone di casa! Ringrazio Emmanuel, innanzitutto perchè è un gran bel vedere, ma oltre a questo è pure simpatico, buono ed educato (gli altri aggettivi li lascio a Riccardo!!!), ed è stato davvero piacevole stare assieme a lui, ragazzo che conosci da un giorno ma senti di starci bene assieme come se lo conoscessi da una vita. E infine ringrazio Mattia, perchè ci ha scarrozzate su e giù per Assisi, perchè ha avuto il coraggio di confessarci un pò di sè, perchè non sarà mai bello come suo fratello ma ce lo teniamo stretto lo stesso!!!!
Io sono pronta per partire di nuovo!
Lucia.
Iscriviti a:
Post (Atom)