martedì 25 novembre 2008

107/110

Ed ecco la prima fuga di immagini dello storico evento di novembre...

Posted by Picasa

venerdì 21 novembre 2008

"Auguro a tutti una figlia come Giulia"

...indipendentemente da tutto, credo che questa frase sia più grande di qualsiasi altro risultato!
Grazie a tutti e due (con un bel pò di invidia)!!!!!
COMPLIMENTI GIULIA!

mercoledì 19 novembre 2008

LJU / 2

Ok... Visto che molti(e) non hanno colto l'ironia dell'ultima foto sul mio lavoro mò ve faccio vedè pure l'originale!




Occhio a dove si mettono i piedi...


Eccomi qui!viva e vegeta!oggi sono andata nella periferia di Khartoum a vedere un asilo sempre della nostra ssociazione (OVCI) perchè dovevamo portare delle sedie.Mi ha fatto un certo che...case di argilla cubiche e sabbia...nient'altro!bello,o forse suggestivo!mi sono sentita così occidentale con la mia macchinetta fotografica e la coca in mano,qui per assurdo trovi coca cola a gogò e l'acqua costa molto!tante contraddizioni fuori e dentro di me.poi tornando verso casa ci siamo fermati a vedere il commercio dei cammelli e delle mucche e con la mia smania di fare foto(spero con il tempo mi passi)ho pestato una bella cacca di cammello...avevo le infradito!

un abbraccio

domenica 16 novembre 2008

Welcome to Sudan

Così mi hanno detto in questi ultimi due giorni quando la gente ha saputo che ho il cagotto(scusate la parola) e un po' di febbre.sono praticamente rimasta rinchiusa nel centro per 2 giorni, speriamo domani vada meglio.Ma è Africa anche questa!oggi ho visto la mia prima bambina disabile.Non cammina perchè a causa di una patologia che non vi sto a spiegare è sempre rimasta sdraiata a letto;così la mamma se la porta in spalle(la bambina sarà alta come me)fino a casa in pulmino.Incredibile! l'altro giorno invece mi è capitato di vedere due bambini al semaforo,uno in carrozzina e l'altro lo spingeva in mezzo alle macchine per chiedere l'elemosina e insieme c'erano altri 5 venditori che ti proponevano ferri da stiro, vestiti ecc,tutto questo al semaforo!ho provato anche l'esperienza di mangiare con le mani,è stato simpatico perchè loro usano solo la destra in quanto la sinistra è considerata dalla religione impura!immaginatevi tagliare il pollo solo con la dx, che numeri!grazie x tutti i commenti ricevuti mi sento proprio ascoltata e accompagnata!un abbraccio e in bocca al lupo x domani Giulia! Elisa

giovedì 13 novembre 2008

Khartoum

Sono arrivata e ce l'ho fatta a non perdermi a Francoforte!Qui fa caldo, mi sembra di essere in piena estate da noi...anche se il vero caldo inizia a maggio!Benon!Non sono in grado di seguire un filo logico perciò vi dico le prime impressioni alla rinfusa.Sono proprio in Africa e si vede, uno non può sbagliare;qui è quasi tutto deserto ci sono piante solo in riva al nilo e sul vialone principale,c'è sabbia, polvere, vento e una luce incredibile.prima ero senza corrente e così mi sono rifugiata in terrazza...che tramonto!avevi ragione giulia!il traffico è pauroso, non cisono regole la precedenza ognuno se la prende!mi viene male se penso che dovrò guidare, faccio fuori la macchina!!!!
le donne sono belle, hanno colori bellissimi, tutte con il capo coperto con le mani e piedi dipinti,gli uomini hanno il turbante e la tunica, non tutti però...si respira cultura araba misto africana.mi sento bene, guardata ma non emarginata.
gli altri cooperanti che sono qui con me sono variopinti..caro mattia ho già conosciuto un caso umano!!domani inizia il weekend venerdì e sabato, e domenica inizierò a sistemare un pò di materiale per la fisioterapia.
ah dimenticavo ..con la lingua bene,la maggior parte parla arabo, ma chi parla inglese è comprensibile quindi nessun problema, o quasi.

martedì 11 novembre 2008

parto o no parto?Parto!!!

è il mio primo Post!sono ufficialmente parte di questo blog che bello!
Finalmente è arrivato il fantomatico visto:domani partenza da Venezia alle ore 6.50...alzataccia!il mio unico pensiero non sono tanto i 10 mesi, la nostalgia, gli africani ecc ecc bensì lo scalo!spero di prendere l'aereo giusto!
vi lascio con questa frase...di Terzani:avevo salutato tutti ed ero già preso dalla solita voglia di mettermi in cammino, dal sempre e rinnovato senso di sollievo che mi prende a sapere che nessuno mi potrà raggiungere che non sono prenotato da nessuna parte che non ho impegni, se non quelli creati dal caso.Adoro questo mescolarmi ad una folla, questo diventare un viaggiatore qualsiasi,libero dal proprio ruolo e dall'immagine che uno ha di se..."
un abbraccio

sabato 1 novembre 2008

Batha Sandro - Kivu

Il Kivu è una regione di 256mila km2 nell'est della Repubblica Democratica del Congo (ex Zaire, ex Congo belga) che prende il nome dal lago Kivu che, con una superficie di 2700 km² è uno dei grandi laghi africani. Il Kivu confina con il Rwanda, il Burundi e il lago Tanganika (Tanzania). La regione è divisa dal punto di vista amministrativo in Nord Kivu (il cui capoluogo è Goma, dove si concentrano gli scontri di questi giorni) e in Sud Kivu, con capoluogo Bukavu.
I due Kivu sono stati definiti la “Svizzera dell'Africa centrale” per la ricchezza del loro sottosuolo (oro, diamanti, coltan, uranio, niobio, cassiterite, ecc.. vedi anche Fides 14/3/2007) e il potenziale forestale, agricolo, idrico ed energetico (petrolio e gas sotto i laghi Kivu e Tanganika).

Bisogna partire dalla presenza di queste ricchezze per comprendere la ragione delle guerre che dal 1994 attanagliano la regione, perché il cosiddetto conflitto etnico appare una motivazione pretestuosa e fuorviante. come scrivono i missionari di Pace per il Congo in un documento inviato a all'Agenzia Fides: “i tutsi e gli hutu sono oggi rappresentati in tutte le istituzioni politiche sorte dalle elezioni, lavorano nelle imprese pubbliche e private e nelle organizzazioni umanitarie allo stesso titolo che le altre etnie del Congo e avviene in tutte le province del Paese. E ci si può rallegrare nel vedere ricostruirsi i legami di amicizia tra i bambini, gli alunni tutsi e quelli delle altre etnie del Paese”.

La storia recente. Il Kivu è sempre stato terra d'immigrazione per le popolazioni (sia hutu sia tutsi) provenienti dal Rwanda. Nel 1994 le milizie hutu interahamwe, responsabili del genocidio rwandese, si rifugiano nel Kivu, da dove iniziano a compiere incursioni in Rwanda, dove era andato al potere un governo formato in gran parte da tutsi provenienti dalla diaspora dell'Uganda.
Accanto ai miliziani e agli ex appartenenti all'esercito regolare rwandese vi erano centinaia di migliaia di civili che si erano rifugiati nell'allora Zaire, per sfuggire alle rappresaglie.
Nel 1996 l'esercito rwandese attraversa la frontiera con lo Zaire per cacciare le milizie interahamwe e appoggiare una coalizione di ribelli congolesi capeggiati da Laurent Desiré Kabila (il padre dell'attuale Presidente Joseph Kabila). Questi ultimi si impadroniscono del potere dopo aver cacciato l'ormai morente Maresciallo Mobutu, il padre-padrone del Paese dal 1965. Kabila padre diventa Presidente e rinomina lo Zaire “Repubblica Democratica del Congo”.
Nel 1998 scoppia una nuova guerra tra il Congo (appoggiato da Angola e Zimbabwe), il Rwanda e l'Uganda. Il conflitto ha l'epicentro nel Kivu, dove i contendenti appoggiano gruppi di guerriglia locali. Tra questi vi è il Raggruppamento Congolese per la Democrazia (RCD), dal quale fa parte Laurent Nkunda. Dopo una serie di negoziati si avvia il processo di pace che porta a libere elezioni nel 2006 (vinte da Joseph Kabila che ha sostituito il padre, assassinato nel gennaio 2001). L'RCD diventa un movimento politico ed i suoi uomini dovrebbe essere integrati nel nuovo esercito congolese. Nkunda, nominato generale dell'esercito regolare, rifiuta però di obbedire agli ordini e con una parte degli effettivi dell'RCD crea il Congresso Nazionale per la Difesa del Popolo (CNDP). Nkunda afferma di volere difendere la popolazione tutsi congolese dalle milizie hutu interahamwe ancora presenti nell'area. Il Rwanda, con la stessa motivazione, appoggia Nkunda (in realtà sono anni che queste milizie hanno cessato gli attacchi contro il territorio rwandese). Nonostante l'accordo di pace di Goma (gennaio 2008), firmato anche da Nkunda, che doveva avviare il programma “Amani” per riportare la pace nel nord Kivu e la presenza di 17mila caschi blu della Missione dell'ONU in Congo (MONUC), la guerra è ripresa, più violenta di prima.
Nkunda ha ora denominato la sua formazione militare “Movimento per la Liberazione Totale del Congo (MLTC)”, lasciando intendere un cambio di strategia. Scrive “Pace per il Congo”: “Il vero progetto di Nkunda potrebbe essere quello della destabilizzazione dell’intero Paese attraverso la guerra, con tutte le sue conseguenze: 1.200.000 sfollati nel Kivu, costretti a vivere nelle condizioni più miserabili, in modo da indebolire e stremare le varie popolazioni del Kivu, per metterle nelle condizioni di accettare la creazione di un nuovo Stato” le cui risorse minerarie ed energetiche sarebbero sfruttate da chi, con ogni probabilità, sta finanziando questa nuova guerra.