venerdì 9 maggio 2014

Moroto #1 - Colori!

Immaginate di chiudere gli occhi e di trovarvi nel mezzo del cartone de “Il re leone” proprio tra la natura sconfinata dove si vedono delle montagne all'orizzonte, alberi dalla chioma piatta che si stagliano neri contro il sole che tramonta, terra e polvere, pietre nude qua e là...toglieteci scimmie, leoni, facoceri e antilopi e al loro posto aggiungeteci capre ovunque, mandrie di mucche e figure di uomini alti e magri a piedi nudi avvolti da soli mantelli di stoffa colorata con in mano un bastone e uno strano oggetto di legno che usano come sedia-cuscino...ecco, se siete riusci ad immaginare vi trovate a Moroto! Karibu Karamoja!
Durante il viaggio Gulu-Moroto ho lasciato il verde della terra acoli per trovare il giallo e il grigio della Karamoja secca e arida dove gli unici alberi che crescono sono interamente ricoperti di spine enormi (una mi ha addirittura trapassato la suola della scarpa!); ho lasciato un orizzonte piatto per trovare un orizzonte rotto da qualche montagna qua e là: il monte Moroto, alle spalle della città di Moroto, e una serie di altre montagne che almeno aiutano ad orientarsi!
Qui adesso sono nella sede di Insieme Si Può, ho salutato Paolo e ho incontrato Marco e Luana...ho salutato tutti i bambini e il St Jude per mettermi in gioco in una nuova esperienza.
Da lunedì ho cominciato l'avventura all'Health Center Kidepo di Moroto. Qui come al solito non sono io ad insegnare qualcosa a loro, ma gli africani ad insegnare a me...sto imparando a conoscere segni, sintomi e trattamenti delle malattie tropicali come malaria, brucellosi, tifo, tubercolosi, diarrea, febbre enterica...a differenza del St Jude qui faccio un vero e proprio lavoro da infermiera: somministro farmaci, faccio vaccinazioni e punture, preparo e somministro flebo alle persone...sono felice perchè gli altri infermieri del posto si stanno fidando fin da subito di me e di quello che so fare anche se la mia esperienza praticamente è pari a zero! Ma la cosa migliore di questo posto, che fin da subito mi ha stregata...sono i colori...la gente qui è colorata ovunque: i vestiti sono colorati, i gioielli sono colorati, gli oggetti che usano sono colorati...sembrano quasi emanare colore come un'esplosione! Per non parlare dei colori che prende ogni sera il cielo al tramonto...e del cielo stellato che mi regala la croce del sud e il carro maggiore così grandi da pensare quasi di poterli toccare con un dito!! Colorate sono le stoffe delle gonne che le donne indossano e che oscillano a destra e a sinistra come in una danza mentre camminano, colorate sono le mille collane di perle che uomini donne e bambini indossano, colorate sono le stoffe sotto alle quali si nascondono bambini piccolissimi, colorato è questo mondo!!


Confesso che Gulu già mi manca, mi mancano i bambini, il pocho con i fagioli, l'acoli, Paolo e la sua ambulanza, le mamme, Lorenzo e le sue cuoche che per salutarmi mi hanno preparato una cena favolosa...mi manca essere svegliata dai bambini che corrono e urlano sotto la finestra di camera mia; come ogni cambiamento l'inizio non è facile ma anche qui ho già trovato tante persone amiche perchè è proprio vero: tra gli africani non ti senti mai da solo!

1 commento:

Giulietta ha detto...

Cara Paola, che bello sentirti così entusiasta e pronta a metterti sempre in gioco!
Mi ha fatto sorridere l'inizio di questo post perchè è esattamente la stessa cosa che ho detto (e scritto in questo stesso blog!) io quando ci sono stata qualche anno fa...
Un bacione e buona continuazione