Immaginate di chiudere gli occhi e di
trovarvi nel mezzo del cartone de “Il re leone” proprio tra la
natura sconfinata dove si vedono delle montagne all'orizzonte, alberi dalla chioma piatta che si stagliano neri contro il
sole che tramonta, terra e polvere, pietre nude qua e
là...toglieteci scimmie, leoni, facoceri e antilopi e al loro posto
aggiungeteci capre ovunque, mandrie di mucche e figure di uomini alti
e magri a piedi nudi avvolti da soli mantelli di stoffa colorata con
in mano un bastone e uno strano oggetto di legno che usano come
sedia-cuscino...ecco, se siete riusci ad immaginare vi trovate a
Moroto! Karibu Karamoja!
Durante il viaggio Gulu-Moroto ho
lasciato il verde della terra acoli per trovare il giallo e il grigio
della Karamoja secca e arida dove gli unici alberi che crescono sono
interamente ricoperti di spine enormi (una mi ha addirittura
trapassato la suola della scarpa!); ho lasciato un orizzonte piatto
per trovare un orizzonte rotto da qualche montagna qua e là: il monte
Moroto, alle spalle della città di Moroto, e una serie di altre
montagne che almeno aiutano ad orientarsi!
Qui adesso sono nella sede di Insieme
Si Può, ho salutato Paolo e ho incontrato Marco e Luana...ho
salutato tutti i bambini e il St Jude per mettermi in gioco in una
nuova esperienza.
Da lunedì ho cominciato l'avventura
all'Health Center Kidepo di Moroto. Qui come al solito non sono io ad
insegnare qualcosa a loro, ma gli africani ad insegnare a me...sto
imparando a conoscere segni, sintomi e trattamenti delle malattie
tropicali come malaria, brucellosi, tifo, tubercolosi, diarrea,
febbre enterica...a differenza del St Jude qui faccio un vero e
proprio lavoro da infermiera: somministro farmaci, faccio vaccinazioni
e punture, preparo e somministro flebo alle persone...sono felice
perchè gli altri infermieri del posto si stanno fidando fin da
subito di me e di quello che so fare anche se la mia esperienza
praticamente è pari a zero! Ma la cosa migliore di questo posto, che
fin da subito mi ha stregata...sono i colori...la gente qui è
colorata ovunque: i vestiti sono colorati, i gioielli sono colorati,
gli oggetti che usano sono colorati...sembrano quasi emanare colore
come un'esplosione! Per non parlare dei colori che prende ogni sera il cielo al tramonto...e del cielo stellato che mi regala la croce del sud e il carro maggiore così grandi da pensare quasi di poterli toccare con un dito!! Colorate sono le stoffe delle gonne che le donne indossano e che oscillano a destra e a sinistra come in una danza mentre camminano, colorate sono le mille collane di perle che uomini donne e bambini indossano, colorate sono le stoffe sotto alle quali si nascondono bambini piccolissimi, colorato è questo mondo!!
Confesso che Gulu già mi manca, mi
mancano i bambini, il pocho con i fagioli, l'acoli, Paolo e la sua
ambulanza, le mamme, Lorenzo e le sue cuoche che per salutarmi mi
hanno preparato una cena favolosa...mi manca essere svegliata dai
bambini che corrono e urlano sotto la finestra di camera mia; come
ogni cambiamento l'inizio non è facile ma anche qui ho già trovato
tante persone amiche perchè è proprio vero: tra gli africani non ti
senti mai da solo!
1 commento:
Cara Paola, che bello sentirti così entusiasta e pronta a metterti sempre in gioco!
Mi ha fatto sorridere l'inizio di questo post perchè è esattamente la stessa cosa che ho detto (e scritto in questo stesso blog!) io quando ci sono stata qualche anno fa...
Un bacione e buona continuazione
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