lunedì 16 gennaio 2012

Riflessioni personali: Crisi economica o crisi di valori?

Sono Silvano Nandi, il fratello maggiore di Franco, il benzinaio di Biadene, venuto a mancare tragicamente pochi giorni fa.
Assieme alla mia famiglia vorrei ringraziare di vero cuore quanti ci sono stati vicini in questo momento; con la vostra presenza e partecipazione ci avete aiutati ad alleviare il forte dolore.
Quando ho appreso la notizia ero all’estero, precisamente in Kenya. Ho affrontato il viaggio di ritorno frastornato, addolorato, con la mente ed il cuore ricolmi di mille pensieri e preoccupazioni. Durante il trasferimento ho letto con amarezza alcuni articoli che riguardavano la morte di Franco.
Vorrei approfittare di questo spazio per fare una breve riflessione, magari a “voce alta”, e poterla così condividere con tutti voi.
Questo fatto mi ha spinto a pensare e ad esaminare la nostra società e il nostro vivere quotidiano; vorrei fare in modo che episodi di grave disagio come questo non avvengano più.
Mi sento di dover fare e dire qualcosa, forse perché non ho e non abbiamo saputo captare prima messaggi e parole..
La nostra società si sta pian piano allontanando dai valori veri, quelli di sempre: la famiglia in primis, il rispetto per sé stessi e per gli altri, l’amore per la vita, la fede.
Quanti problemi si possono affrontare e risolvere con una buona solidità familiare.
La forza della famiglia mi dà e ci dà la spinta per fare fronte anche alle difficoltà più preoccupanti, la fede nell’ALTRO ci aiuta a trovare l’equilibrio e la pace interiore.
Franco non aveva grossi problemi finanziari ed era un gran lavoratore. Era un uomo sensibile, sempre pronto a dare una mano, purtroppo con un carattere fragile. Aveva stipulato un mutuo anni fa per avviare l’attività di benzinaio ed acquistare un appartamento, ma normalmente adempieva al suo impegno economico.
E‘ certo che in questo periodo è per tutti difficile far tornare i conti, si devono fare scelte e sacrifici, più facili da affrontare se vicino si ha qualcuno che ti capisce, ti conosce, ti ascolta.
Anche le associazioni di categoria dovrebbero, a parer mio, cercare la strada per gestire i cambiamenti, senza fare solo del mero assistenzialismo, ma educare ed accompagnare le singole realtà.
Vorrei dare un senso alla vita spezzata di Franco, aiutando prima di tutto i suoi figli , chi sta loro vicino ed in particolare mia madre.
Vorrei che non si sentissero parte di una famiglia troppo sola, vorrei poter trasmettere loro il piacere di donare sé stessi per ricevere in cambio affetto incondizionato, la tolleranza, il rispetto, l’amore per la vita.
A mia madre, che è già stata segnata da tanti lutti, vorrei stare più vicino ed aiutarla nell’avere la forza di continuare e sentirsi amata e parte indispensabile della famiglia.
Rinnovo i ringraziamenti per la vicinanza e per l’ascolto del mio sfogo.

Silvano Nandi

Ringraziamenti

Cari amici del Team,
via ringrazio di vero cuore per la vicinanza e l’affetto che mi avete dimostrato
in questo momento così difficile.
Ho apprezzato la vostra presenza, a volte silenziosa e composta, che mi ha aiutato
ad essere più sereno.
Questo fatto così triste ha segnato sicuramente il mio cuore, e il ricordo di mio fratello.
Franco resterà sempre vivo.
Sarà anche questa una battaglia, come quelle che affrontiamo assieme sui pedali.
Quando ci troveremo però nelle uscite, vi sembrerò il Silvano di sempre, con il mio
carattere chiuso e un po’ riservato sulle faccende personali, ma battagliero e tenace
nella vita e… sui pedali.

Con amicizia e riconoscenza

Silvano

domenica 15 gennaio 2012

Prima del rientro

Ultimo aggiornamento prima della partenza per Nairobi, dove prenderemo l'aereo che ci riporterà a casa.
Ieri, dopo aver lavato e sistemato per bene le bici per consegnarle a Sandro in ordine, abbiamo visitato Talita Khum, la casa che accoglie ragazzi e ragazze con l'aids.
E' una struttura bene gestita e pressocchè autosufficiente, dove i ragazzi possono rimanere fino alla maggiore età.
Poi una visita al mercato, per comprare della frutta che tenteremo di portare a casa.
Le foto che allego non raccontano tutto, ma danno un'idea di quello che è.
Oggi messa in una chiesa locale di Mochongoi, una vera festa di canti, gioia e comunione con i locali che ci hanno accolto e festeggiato come è nella loro cultura.
Siamo da poco rientrati al "campo base" Tabor Hill e tra pochi minuti ripartiamo per l'ultima tappa, Nairobi.
Ci vedremo presto a Rossano...oppure un giorno in giro, chissà dove.
Ciao a tutti.

sabato 14 gennaio 2012

Tre giorni dopo

Rieccoci, dopo tre giorni di silenzio causato da problemi tecnici, stanchezza ed imperizia, ci rifacciamo vivi.
Silvano e Mattia sono rientrati precipitosamente, prendendo un aereo al volo, all'una di notte dopo un rally a rotta di collo in auto nella notte keniana.
Ragazzi, vi abbracciamo forte!
La giornata di trasferimento dal lago Bogoria a Mochongoi è stata splendida, intensa e durissima. Caldo "africano", polvere, equilibrio precario, salite e discese impegnative, forature...poi la notizia che ci ha travolti... 
 
Il giorno dopo ci siamo alzati con poca voglia, a dire il vero. Momento di preghiera nella cappellina, poi messa alle 7 con Mariano, per Franco, SIlvano, per Mattia che lo ha accompagnato. Ce la prendiamo comoda, laviamo i completini da bici, aspettiamo Sandro che sta rientrando da Nairobi.
Partiamo che è quasi mezzogiorno. Tappa di scarico, promette Sandro. Dopo una decina di km. obietto che a Rossano lo scarico lo facciamo diversamente. Alla fine sono 60 km. belli tosti, altro che scarico. Le cascate di Thomson sono belle e fresche come la birra che ci beviamo nel lodge da cui le vediamo. Facciamo anche una capatina per vedere gli ippopotami che sguazzano beatamente in un laghetto nei pressi di Nyahururu. Sono un bel branco, vediamo anche un cucciolo. Rientriamo al "campo base", Tabor Hill. Giusto il tempo di una doccia veloce e si va ad Effatha, dove siamo attesi per cena.
E' una struttura che ospita ragazzi con difficoltà mentali, i responsabili e i volontari che li accompagnano. Un emozione forte ci prende per tutta la serata. Si festeggiano varie ricorrenze: L'arrivo di nuovi ospiti, un compleanno, il rientro di un volontario e l'arrivo di uno nuovo, la nostra visita. E' un momento di condivisione divertente, allegro ed emozionante. I responsabili sono carichi di allegria, umanità, come i ragazzi che sono ospitati. Ceniamo assieme, poi chiudiamo la serata con un momento di preghiera nella chiesetta attigua. Rientriamo piuttosto tardi e non vediamo altro che il nostro letto, per riposarci.
 
Ieri siamo partiti per l'ultima tappa in bicicletta. Da Tabor Hill a Kinangop, per visitare l'ospedale diocesano. Più di 90 km. che però passano via piuttosto lisci, tutto sommato. La polvere c'è sempre, le forature anche, ma in compenso il sole non è cocente, mitigato da nuvolette deliziose che sul passo, a 2700 m. di altitudine, si trasformano in pioggerellina fresca e benefica. Paolo e il Bisi fanno scaramucce con un ragazzo locale, che con la sua bici di ferro pesantissima gli tiene dietro con forza e perizia. All'ospedale ci accoglie Lorenzo, che ha condiviso con Sandro il soggiorno in Irlanda. E' un ospedale di buona qualità, secondo gli standards keniani. Dopo la messa celebrata da Don Sandro, non il nostro, bensì il direttore dell'ospedale, rimaniamo ospiti a cena. Decidiamo quindi di rientrare al Tabor per la notte per avere più tempo e tranquillità il giorno successivo. A presto.

mercoledì 11 gennaio 2012

Passaggio di testimone

Oggi niente resoconto. Causa motivi familiari passo il testimone a Giovanni per la diretta dei prossimi giorni e tenterò in ogni caso di tenervi aggiornati dall'Italia.

Lion

Il Bisi non ha paura di nessuno!

E fu così che alla fine abbiamo visto pure il leone! :-)

martedì 10 gennaio 2012

Lavaggi..

Di biciclette (sotto alla doccia della piscina dell'hotel!) e dei vestiti (qui erano rimasti a mollo un pò.. potete immaginare facilmente come siamo presi quando arriviamo a destinazione!

Infine potete vedere la riparazione di una delle forature..

Lake Bogoria

Oggi tappa impegnativa un pò per tutti, per me in primis. Partenza ritardata a causa dei tempi di attesa x la colazione (siamo in Africa, che ci vuoi fare) e tratto di asfalto di una 30na di km. Poi nuovamente lo sterrato! Siamo passati in messo a delle piantagioni di.. boh! È una pianta con la quale riescono a fare filamenti per corde o sacchi. Le salite, ma sopratutto le discese erano piuttosto impegnative, soprattutto per la gran quantità di sassi che sollecitavano corpo (le mani in particolare modo!) e bici (molti cambi sarebbero da regolare un pò). Aggiungeteci un gran quantità di polvere e caldo (circa 40 gradi!) ed il gioco è fatto! In compenso abbiamo incrociato una zebra, gli struzzi, un'ignuana di 1 metro, gazzelle e i favolosi fenicotteri che si sono spostati dal lago nakuru a qui. Ci siamo fermati anche alle sorgenti di acqua calda solfurea (circa 100 gradi visto che l'acqua bolle!) e 6 sono state le forature della giornata!
Devo ringraziare Bisi e Sandro per avermi accompagnato gli ultimi 10 km.. non mi sarei arreso, ma probabilmente a quest'ora starei ancora pedalando invece di prepararmi per la cena ;-)

PS. Scusatemi se durante la lettura dei post incontrate qualche errore ortografico ma il poco rampo a disposizione ed il correttore automatico del telefono non sempre aiutano!

Day 4

Entusiasmo e scompiglio degli studenti di una scuola x strada e stato delle bici al nostro arrivo..

Partenza

Queste sono le immagini alla partenza del tabor hill.

Ora possiamo dire di aver assaporato fino in fondo la polvere di queste strade! Dopo 1 ora eravamo belli abbronzati, ma 1/2 è andata via con la doccia! Siamo arrivati belli impolverati..

Siamo passato per una delle parrocchie dove è stato don Sandro, a Dondori (2700 msl) e poi giù nella rift valley fino a Nakuru. La discesa era a tratti asfaltata.. vien quasi da dire che i tratti asfaltati siano addirittura tecnicamente più impegnativi dello sterrato. Una volta tornato in Italia proverò a caricate qualche video, è l'unico modo per capire cosa vuol dire..

Di tanto in tanto il diversi componenti parte con un "Ale Ale Ale Ale Ale Ale..." quindi immagino che a qualcuno fischiano le orecchie!

Oggi pomeriggio siamo andati al parco di Nakuru..  visto un sacco di animali, ma non il leone :-(
Nemmeno i fenicotteri se è per questo, ma dovremmo beccarli domani, quando entreremo in bici nel parco del lago bogoria.

In serata invece siamo andato a visitare le realtà gestite dai padri di "don Calabria", cenando con polenta e verze assieme ai ragazzi che vengono recuperati dalla strada. Questa volta però avevamo le posate ed una bella botta di fame (avendo praticamente saltato il pranzo) che ci ha fatto lucidare i piatti!

Holà! Vi lascio che domani la colazione è alle 6.15!

lunedì 9 gennaio 2012

Tecnicamente siamo pronti..

.. e fisicamente?!?

Divisa ufficiale

Stasera è avvenuta anche la consegna ufficiale e conseguente vestizione in pubblico della divisa ufficiale di questo giro a don Sandro.

Notare la perfetta integrazione tra i colori dell'Italia con quelli del Kenya e.. il fondello personalizzato!

Sacrilegio

Alla faccia del "lord"! :-)

Pensate che quello che ha di fronte viene considerato l'albero sacro dei Kikuio.

A parte la dissacrazione (e forse anche la diffamazione) è interessante sapere che in realtà l'albero vero e proprio sta all'interno ed è avvolto da quelle "radici" (?!?!) che pian piano la faranno morire..

Day 3

Sono le 23.30 e sono stufo morto. Ho appena finito di preparare lo zaino con quello che serve per i prossimi 4 giorni, oltre a lavare un pò di vestiti da trovare pronti al nostro ritorno al tabor Hill, questo giovedì.
Domani parte il giro in bici e siamo tutti belli carichi.. di domande! Cosa porti? Meglio la bandana o il capellino? La crema solare meglio portarsela in bici o no? Ecc.. e pensare che domani dovrebbe essere la tappa più corta, giusto per rimettere in moto i motori.. Da componente della squadra meno allenato l'unica cosa che mi rasserena un pò è sapere che Bisi non sa la strada..!

Questa mattina abbiamo accompagnato don Sandro in due comunità della sua parrocchia nelle quali doveva celebrare la messa. È stata un'avventura già solo arrivare, visto che il tragitto l'abbiano fatto mezzi dentro e mezzi fuori dal pickup. Che strade ragazzi! E pensare che dovevamo percorrerle in bici min faceva altro che diffondere ulteriore entusiasmo.. la fatica di rimanere aggrappato al roll bar è stata comunque ricompensata dai sorriso, dalle voci e dalla Gioia dei numerosi bambini che hanno partecipato alle celebrazioni.. contagioso è dir poco!

Pranzo al volo con un pò di frutta e poi la squadra dei meccanici, alla quale mi sono aggregato, è partita subito per il tabor Hill, visto che c'erano ancora alcuni dettagli da sistemare.. in ogni caso ora tutto è pronto.

Buona notte..

sabato 7 gennaio 2012

Mochongoi

Incontro con i rappresentanti dei giovani e delle donne della parrocchia di fon Sandro. I canti vengono fatti rigorosamente in Kiswahili, Kikuio e Kalengin, perchè questa è una delle poche parrocchie in cui convivono queste due tribù. Il lavoro di don Sandro e don Mariano è fondamentale proprio per questo.

Medicazione..

Chi più, chi meno, ognuno di noi sta adattando il proprio corpo al nuovo ambiente. Per fortuna che Milani ha portato con se 8000000 di cose, 2000 delle quali infilate "clandestinamente" tra le mie valigie. Ha un assortimento di medicinali che fa invidia ad una qualsiasi farmacia nel raggio di 50 km!

Day 2

Oggi giornata bella intensa..
Questa mattina abbiamo avuto un assaggio del Saint Martin, una delle realtà alle quali abbiamo lasciato parte delle offerte raccolte.
Don Gabriele ci ha dedicato un paio d'ore stregandoci letteralmente! Quanta dignità ci ha fatto scorgere tra le pieghe della vita. E quanto abbiamo ancora da imparare da essa.. vi inviti a vedere il loro sito per farvi un'idea dei numerosi progetti che portano avanti: www.saintmartin-kenya.org/
Oggi siamo arrivati nella parocchia di don Sandro dove siamo stati accolti dal gruppo giovani, e dalle rappresentanti delle donne. Abbiamo mangiato assieme, sotto l'albero, senza posate!

Poi via in pickup a prendere 10 quintali di grano, donato da una famiglia del posto, che verrà venduto per finanziare le opere della parrocchia.

Stasera invece siamo stati viziati da una pasta con ragù di agnello, preparata dal bastardo. I nostri complimenti!

Ora scusatemi, ma "so agro"..Notte a tutti!

Day 1

Oggi, dopo aver riempito a dovere il matatu (pulmino) - come ogni buon africano che si rispetti - ci siamo trasferiti nel distretto di Nyahururu attraversando la mitica rift valley. Iniziamo a godere dei profumi, dei colori, dei sapori e dei sorrisi, storditi dalle contraddizioni di questa terra che, ora dopo ora, rivela a ciascuno il suo fascino e la sua dignità. In  siamo ospitati presso il centro spirituale "Tabor Hill", voluto dalla diocesi di Padova. Appena si entra dai cancelli si viene investiti da una folata di serenità che riempie i polmoni.

Nel pomeriggio ci siamo divisi in due squadre: i meccanici (Mylander, il professore e superman) che si sono occupati di rimontare le bici, ed i "coghi" (il bastardo, il lord ed io). Noi tre siamo andati a cucinare la carne a casa di una famiglia di missionari laici italiani a dir poco squisita: Mauro e Chiara ci hanno fatti sentire subito a casa mentre i figli Giosuè e Pietro hanno voluto provare subito i berretti Wilier in bicicletta e triciclo. La piccola Teresa invece quasi non si è fatta sentire, anche se ti squadrava con i suoi occhioni blu dietro ad uno sciccosissimo ciuccio rosa!

Personalmente sono incantato dai miei compagni di viaggio: È bello vedere lo stupore dipinto sui loro volti, qualsiasi cosa lo provochi.. in loro vedo stridere abitudini, punti di vista, realtà completamente diversi.. è un pò come scalare marcia e sentirla grattare prima di entrare al nuovo regime.. E forse è proprio questo il bello di mettersi in gioco..!

PS. Visto che siamo praticamente sull'equatore oggi siamo passati diverse volte tra un emisfero e l'altro.. fa un pò strano.. se non altro perchè ora ho la fissa di controllare tutti gli scarichi dell'acqua per capire da che parte sono!

PPS. Il bastardo (che oggi è stato definito una persona saggia (?!?!)) ha detto di dirvi che questo non è affatto un posto che fa per voi.. ;-)

venerdì 6 gennaio 2012

.. e dopo!

Prima..

VCE

Partenza!

Ovviamente i bagagli erano fuori peso, et fortuna il fascino dei baldi giovani ha sedotto la bionda buona (o bona?!?).

Ultimo caffè italiano e via!

PS. Volo con un'ora di ritardo causa venti, ma tutto bene..